Michele Marinaro è nata a Sesto San Giovanni nel 1972. È laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo storico all’Università degli Studi di Milano. Durante il periodo universitario ha iniziato un percorso lavorativo in campo educativo, insieme ad esperienze di insegnamento e coordinamento risorse. È approdata poi al settore della formazione presso un’azienda di servizi, ma la mia formazione e i suoi studi si aprono, in generale, a vari settori quali: salute e sicurezza alimentare e sui luoghi di lavoro, medicina del lavoro, gestione delle risorse umane. Oggi ha scelto di dedicarsi, prevalentemente, all’insegnamento nel variegato (e complicato) mondo della scuola, dove è docente.
Ha un compagno e un figlio di 10 anni.
Attentati terroristici, guerre, cattive notizie, scontri politici e religiosi tra cui quello sul caso della scuola Iqbal Masih di Pioltello che ha deciso di chiudere nel giorno della festa di fine Ramadan, il 10 aprile…
Il bersaglio è il suo cuore fatto di ore di lezione che possono essere avventure, incontri, esperienze intellettuali ed emotive profonde: un caso unico al mondo…la scuola che vivo, la scuola che vorrei…
Mi domando tutte le mattine se sapessi riconoscere un giovane Leopardi, un Tasso, un Dante o un Ariosto tra gli studenti che mi circondano e mi chiedo come sarebbe stato il loro percorso scolastico nella scuola di oggi…
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre.(Platone) La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza dei…
Il precario vive ogni anno la stessa frustrazione, vive ogni anno la stessa incertezza, consapevole di dover ricominciare da zero a tessere relazioni, legami e intese con alunni e colleghi; il precario conosce ogni anno la stanchezza della burocrazia, la paura di non essere accettato, la consapevolezza di poter aiutare alunni per cui sarà una meteora, mentre si moltiplicano le voci che chiedono una continuità didattica ed educativa