Cultura

Intervista alle libraie di Raccontami tra incontri, presentazioni e storie


In occasione dell’ultimo evento della libreria Raccontami presso la biblioteca di Casali del Manco (Cosenza), all’interno della campagna nazionale de Il Maggio dei Libri, le libraie di Raccontami rispondono a qualche domanda sull’importanza della lettura, sul mestiere di libraio, sul futuro del mondo dei libri.

Come e quando nasce Raccontami?
Raccontami nasce da una chiacchierata, nell’estate del 2018, tra me (Marta) ed Emanuela. Lei aveva il sogno di aprire una libreria per bambini (aveva seguito anche un corso a Roma, ndr), io volevo creare uno spazio sociale e ricreativo che permettesse di costruire qualcosa e di dare messaggi positivi alle nuove generazioni. Abbiamo unito le idee, trovato il posto, fondato la società e a marzo 2019 eravamo aperte. Abbiamo aperto con l’aiuto del Microcredito e sotto il logo di Cleio, una rete di librerie indipendenti per bambini.

Quando è iniziata la vostra passione per i libri?
Credo che una passione come questa sia innata. C’è da quando siamo al mondo.

L’aspetto più bello del vostro mestiere?
Sicuramente poter avere speranza nel futuro, grazie alle generazioni più piccole che sono aperte, attente, curiose, hanno voglia di imparare, ti ricaricano e ti mostrano quotidianamente il lato bello e positivo della vita.

Da lettrici qual è il vostro libro preferito, e perché?
Il nostro autore preferito è, guarda caso, Murakami e i libro “Norwegian wood”.
(Marta) anche se nella mia top ten, il primato l’ha strappato “Shantaram” di Gregory David Roberts.

Da libraie, quali sono i libri che amate di più consigliare?
Quelli che amiamo, di cui ci innamoriamo, perché riusciamo a trasmettere la passione, il messaggio.
(Emanuela)Tra i miei preferiti c’è Zagazoo di Quentin Blake.
(Marta) Tra i miei “Il mondo è tuo” di Riccardo Bozzi.

Che ruolo hanno oggi le librerie, e come vivete la vostra?
Sono dei presidi culturali di fondamentale importanza. E il fatto che stiano nascendo tante librerie per l’infanzia è solo un bene perché dimostra due cose importanti. Uno che c’è l’esigenza, un’attenzione particolare da parte dei genitori verso la lettura. Due, che questi luoghi non sono visti solo come attività commerciali, ma facendo laboratori o corsi o presentazioni si attivano altre finalità come quella educativa e sociale.

Ritenete sia più difficile fare cultura da luoghi periferici come può essere Cosenza?
La nostra libreria è stata definita una libreria di quartiere proprio perché è diventata un luogo di incontro, di scambio, una fucina di idee. Partire dai luoghi periferici è sicuramente più faticoso però ha anche il privilegio di essere una novità. fai qualcosa di nuovo che ti permette di sperimentare, di cambiare, aggiustare il tiro quando ti rendi conto che qualcosa non va. Diciamo che hai una libertà di espressione e movimento che diversamente non avresti.

Partecipate a campagne letterarie promosse su scala nazionale? Avete partecipato al Maggio dei libri?
Sì, il far parte di Cleio ci permette di aderire a diverse campagne nazionali, a diversi incontri con autori. Al Maggio dei libri partecipiamo sin dal 2019 e quest’anno abbiamo una fitta programmazione che ha incluso presentazioni e letture in diverse scuole e biblioteche oltre alla partecipazione ad un festival.