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È morto Papa Francesco, voce di misericordia e difensore degli ultimi

Questa mattina, alle ore 7:35, Papa Francesco è serenamente spirato, riconsegnando la sua anima al Padre. A dare l’annuncio ufficiale è stato il Cardinale Kevin Farrell, che nel comunicato ha espresso il profondo dolore della Chiesa e dei fedeli di tutto il mondo per la scomparsa del Santo Padre.

“La sua vita intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa”, ha ricordato il cardinale, sottolineando l’impegno instancabile di Papa Francesco nel testimoniare i valori del Vangelo, con particolare attenzione agli ultimi, ai poveri e agli emarginati.

Con la sua morte si chiude un pontificato che ha segnato in modo profondo e personale la storia della Chiesa cattolica, per l’impronta di umanità, umiltà e attenzione sociale che Francesco ha saputo imprimere fin dal primo giorno

Il profilo di un Pontefice vicino agli ultimi

Jorge Mario Bergoglio, divenuto Papa Francesco il 13 marzo 2013, è stato il primo Pontefice proveniente dal continente sudamericano e il primo appartenente alla Compagnia di Gesù. Il suo pontificato si è distinto per uno stile pastorale sobrio, diretto e vicino alla gente, ma soprattutto per una forte e costante attenzione alle questioni sociali.

Papa Francesco ha fatto della difesa dei poveri, della giustizia sociale e della cura del creato le colonne portanti del suo messaggio. Con l’enciclica Laudato si’, ha offerto al mondo una riflessione profonda sul legame tra la crisi ambientale e le ingiustizie economiche e sociali, invitando a un cambiamento radicale nel rapporto con la natura e con i più deboli.

Nel 2020, con Fratelli tutti, ha rilanciato con forza l’appello a una fratellanza universale, invitando a superare muri, divisioni e indifferenza verso il dolore umano, e sottolineando il dovere morale di costruire una società più equa e solidale.

Oltre ai documenti ufficiali, sono stati i suoi gesti a raccontare il suo pontificato: la visita ai migranti, le carezze ai malati, l’incontro con i senzatetto e la costante scelta di semplicità, come il rifiuto di vivere negli appartamenti papali per restare nella residenza di Santa Marta.

Con la sua voce, Papa Francesco ha richiamato credenti e non credenti a non voltarsi dall’altra parte di fronte alle ingiustizie, diventando un punto di riferimento morale in un tempo segnato da divisioni, conflitti e diseguaglianze.

Oggi la Chiesa e il mondo intero piangono un pastore che ha saputo essere testimone credibile di misericordia, dialogo e attenzione ai più fragili.

Foto di Annett_Klingner da Pixabay