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Sport in Costituzione, riconoscimento di un valore universale. Intervista alla Sen. Daniela Sbrollini

Daniela Sbrollini è Senatrice di Italia Viva. E’ Vice Presidente della Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato e Previdenza. E’ coordinatrice nazionale con Alfonso Morrone del Cantiere Cultura e Sport di Italia Viva. Ha da sempre portato avanti con determinazione e forza i veri valori dello Sport e l’idea che lo Sport deve essere per tutti e di tutti. Già nella scorsa Legislazione aveva presentato il disegno di legge costituzionale per l’ inserimento dello Sport nella carta costituzionale. Il ddl, composto di un unico articolo, prevede la modifica dell’articolo 33 della Costituzione con l’aggiunta del seguente comma “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Lo scorso 17 maggio si è fatto un ulteriore passo in avanti per costituzionalizzare lo Sport con l’approvazione, con un solo astenuto, della proposta di modifica dell’articolo 33 della nostra Carta. Rimaniamo in attesa della sua ultima lettura alla Camera per l’approvazione definitiva del disegno di legge perché è è un provvedimento che modifica la carta costituzionale e sono dunque necessarie 4 letture.
Lo Sport è salute, scuola di vita, cultura. Lo Sport è di tutti e per tutti, non dimentichiamolo mai più.

On. Sbrollini è da sempre in politica, quali sono secondo lei le buone pratiche per essere dei bravi ed efficaci politici?
Il legame con il territorio è importante. Fondamentale. Perdere questo rapporto toglie molti motivi per fare buona politica e per essere utili. Poi ci sono dei valori che non possono venire meno. Oltre al presupposto dell’onestà e della coerenza, è importante coniugare le spinte ideali con la concretezza. E’ importante anche saper costruire dialoghi con chi non la pensa come te e con cui invece si possono costruire percorsi utili per raggiungere certi obiettivi.

E’ Vicepresidente della Commissione Sanità, lavoro e Affari sociali ed è Responsabile Sport di Italia Viva. Quanto è importante, dal suo punto di vista, lo Sport oggi sia per la salute che come valore culturale? 
Sport e salute sono coniugati. Lo Sport è competizione, spettacolo. Ma è anche una pratica che va vissuta come viatico di prevenzione di malattie che sono legati a stili di vita sedentari, all’invecchiamento naturale, a stili alimentari falsati dalla pubblicità. Lo Sport è anche la capacità di ascoltare il proprio fisico e di confrontarsi con gli altri, di lavorare da soli e di stare in squadra. Di vivere di emozioni e rispettare le regole. Significa l’autodisciplina. La salute è un talento che ci viene dato, ma che non possiamo nascondere sotto i sassi della pigrizia né sperperare con pratiche di vita e abusi di sostanze dannose. E’ anche una sfida alla sopravvivenza della specie, una sfida etica ed ecologica. Nella pratica é come una medicina di prevenzione.

Ci sono delle novità sull’entrata dello Sport nella Costituzione italiana? A che punto siamo? 
Oramai ci siamo. Ultima lettura fatta al Senato. Prossima lettura definitiva alla Camera. E poi, dai! Un percorso un po’ lungo, ma ci stiamo arrivando. E’ il riconoscimento del valore universale dello Sport. Un obiettivo importante, nel quale qualcuno come la sottoscritta si è speso di più, ma che via via ha incontrato sempre più adesioni convinte, bi-partisan per arrivare praticamente al totale coinvolgimento di tutti i parlamentari.

Lei fa anche parte della Nazionale parlamentare femminile di calcio che ha fatto il suo debutto in un’occasione molto importante: la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ce ne parla di più?
E’ un gioco che facciamo anche per stare insieme con una maglietta uguale anche se siamo di partiti diversi. Non per questo motivo non ci possono essere amicizie e simpatie che travalicano idee, ideologie e appartenenze. E’ però un modo per essere utili con messaggi che comunicativamente possono essere di aiuto su temi scottanti. Quello della violenza contro le donne è un cancro della società contro il quale non abbiamo ancora trovato cure efficaci né vaccini. Ogni sforzo va fatto con l’angoscia che niente e nessuno riuscirà mai a trovare un risultato se non cambiano le idee sbagliate e se l’educazione affettiva è carente nelle famiglie e nella scuola.

Non solo politica. On. Lei ha anche all’attivo tre libri di poesia pubblicati. Che cosa è la poesia e che significato ha farla?
Nella poesia esprimo sentimenti che nella vita a volte è difficile raccontare. Per una forma di difesa o per semplice pudore non sempre si riesce a confessare al prossimo vicino quello che il cuore ti propone. Attraverso la poesia invece cade il pudore, scompare la paura, sparisce anche la timidezza. E’ quindi un modo per esplorarsi e l’occasione per raccontarsi