Cultura

Giovani e Europa per un teatro civile tra i temi della stagione 2023/24 del Teatro La Pergola

Giovani, Europa, Lingua Italiana sono le parole chiave della programmazione 2023/2024 appena annunciata, del Teatro la Pergola di Firenze. Nel cartellone troviamo autori e testi classici e contemporanei, italiani e stranieri, grande poesia e letteratura, drammaturgia storica e nuova drammaturgia, impegno e leggerezza, sperimentazione accanto alla prosa consolidata. Queste le linee guida dell’intero cartellone che pongono Firenze in contatto con l’Italia e con l’Europa.

«Giovani, Europa, Lingua Italiana sono i principi su cui abbiamo costruito la Fondazione Teatro della Toscana e che fanno da guida alla stagione 2023/2024 del Teatro della Pergola – afferma Marco Giorgetti, direttore generale della Fondazione – la ricerca intorno alla nuova attrice e al nuovo attore europei, ricerca condivisa con il Théâtre de la Ville di Parigi e il suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota, è il modo di fare teatro che troviamo rappresentato nella nostra stagione. Abbiamo coinvolto i giovani diplomati nelle nostre scuole – prosegue Giorgetti – in una presenza costante, lungo la stagione, come parte attiva del futuro del teatro. La stagione inaugura nel segno degli “uomini contri”. È un tema formidabile, perché il nostro Maestro Orazio Costa era un uomo contro, contro tutto, alla ricerca del costante superamento del limite stesso della ricerca. Troviamo – dice ancora il direttore generale – autori italiani come Pasolini, De Filippo, Svevo, ma anche Goldoni, che cercava un teatro nuovo. Il primo spettacolo vede come protagonista un allievo di Orazio Costa, Mariano Rigillo, uno dei grandi attori del nostro teatro, che affronta e sarà Ezra Pound: Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound – conclude Marco Giorgetti – dà un avvio molto significativo a questa nostra voglia di riportare al centro chi crea aldilà delle barriere, chi è e sa di essere, appunto, contro.»

Il presente è un tempo che porta già al futuro, presagendo quanto sarà. Fin dal primo giorno il Teatro della Toscana è andato alla ricerca di un teatro che mettesse al centro l’attrice e l’attore come parte della comunità, dell’intero corpo sociale, la Fondazione ha cercato di rinnovare, con determinazione, il rapporto tra interprete e scena, nella certezza che teatro, attrice e attore siano la stessa cosa, all’interno di una visione dell’espressione teatrale che sia realmente europea. Questo progetto, infatti, dà la possibilità agli attori di far parte di troupe di nazionalità diversa, come testimonia il recente passaggio al Teatro della Pergola di Ionesco Suite. Vinicio Marchioni è già impegnato nella realizzazione della prossima fase del progetto, che vedrà giovani attrici e attori lavorare su Caligola di Albert Camus.

Il fil rouge della nuova stagione sarà, dunque, quello del teatro civile e politico. Il Teatro visto come motore della partecipazione critica agli eventi della società, che diviene testimone della storia e, attraverso la poesia, assume un fondamentale impegno sociale. Perché, ricordiamolo, bisogna essere sempre protagonisti di quello che viviamo e non semplici spettatori passivi.

L’inaugurazione dal 24 al 29 ottobre 2023 è così nel segno della poesia e dell’arte attoriale, con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini in Ezra in gabbia – o il caso Ezra Pound, scritto e diretto da Leonardo Petrillo. È uno spettacolo sull’ossessione dell’uomo Ezra Pound che difende la sua poesia, la scoperta delle incongruenze sociali e artistiche, del mondo e degli uomini. Ma l’indipendenza del pensiero, caratteristica che porta a essere osteggiati da fronti diversi, percorre molti degli spettacoli in apertura della stagione, da Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini per Fabrizio Gifuni ad ancora Pasolini per Elio Germano e Teho Teardo, da Eduardo De Filippo per Fausto Russo Alesi a Sigmund Freud per Stefano Massini, per arrivare a Fabrizio De André per Neri Marcorè.

L’attrice e l’attore, la questione ambientale, la poesia, tra i temi che il Teatro della Toscana, come abbiamo visto, pone al centro del suo agire, si ritrovano anche nei nuovi spettacoli di Isabella Rossellini e di Bob Wilson. A un libero pensatore è dedicato il nuovo one woman di Isabella Rossellini. Darwin’s Smile (Il sorriso di Darwin) regia di Murielle Mayette – Holtz (23 – 28 gennaio 2024) riconcilia i mondi di arte e scienza a partire da Charles Darwin e dal suo testo L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali, dove spiega la continuità di emozioni fra specie diverse.
Il progetto L’Attrice e l’Attore Europei, anche e soprattutto nella sua prospettiva di incontro e relazione con il continente africano, ha incontrato il vivo interesse di Bob Wilson: con la Pergola e il Théâtre de la Ville di Parigi il regista statunitense avvierà un progetto di spettacolo attorno a Fernando Pessoa.

Il concept visuale del manifesto per la stagione 2023/2024 è stato creato da Walter Sardonini e allude alla ricerca di una necessaria armonia dell’Ambiente in cui viviamo e operiamo, tema principale della nostra epoca e uno dei nodi fondamentali del complesso delle attività progettate dal Teatro della Toscana a vari livelli, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni.
Le foglie rappresentano questa stagione che indicano lo scorrere del tempo, il rispetto per la natura e per il territorio, l’ armonia tra questi e la presenza del genere umano e delle sue azioni. Il Teatro non è ‘altro’ rispetto a queste emergenze, è parte della vita di tutti i giorni, per questo si fa portavoce e luogo di approfondimento delle istanze vitali.


In scena Stagione 2023/24:
Lino Guanciale e Francesco Montanari ne L’uomo più crudele del mondo di Davide Sacco (31 ottobre – 5 novembre 2023); Alessandro Haber diretto da Paolo Valerio ne La coscienza di Zeno di Italo Svevo (14 – 19 novembre 2023); Giuliana De Sio e Alessandro Haber diretti da Pierpaolo Sepe ne La signora del martedì di Massimo Carlotto (27 dicembre 2023 – 3 gennaio 2024); Claudio Bisio diretto da Giorgio Gallione ne La mia vita raccontata male di Francesco Piccolo (19 – 24 marzo 2024); Fabrizio Gifuni ne I fantasmi della nostra Storia da Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini (28 novembre – 3 dicembre 2023); Elio Germano e Teho Teardo ne Il Sogno di una cosa da Pier Paolo Pasolini (12 – 17 dicembre 2023); Neri Marcorè diretto da Giorgio Gallione ne La buona novella di Fabrizio De André (20 – 25 febbraio 2024); Stefano Massini con il ritorno del suo Interpretazione dei sogni da Sigmund Freud (26 – 28 marzo 2024, fuori abbonamento).
I classici
Sebastiano Lo Monaco con Odissea di Omero di Francesco Niccolini da Valerio Massimo Manfredi (7 – 12 novembre 2023, fuori abbonamento); Gabriele Lavia e Federica Di Martino con Un curioso accidente di Carlo Goldoni (16 – 21 gennaio 2024); Andrea Pennacchi con l’Arlecchino scritto e diretto da Marco Baliani (6 – 11 febbraio 2024); Alessio Boni con l’Iliade di Omero adattata da Francesco Niccolini (27 febbraio – 3 marzo 2024); Fausto Russo Alesi con L’arte della commedia di Eduardo De Filippo (21 – 26 novembre 2023).

Commedie umane senza tempo
Trappola per topi di Agatha Christie, con Lodo Guenzi diretto da Giorgio Gallione (5 – 10 dicembre 2023); L’anatra all’arancia di W. D. Home e M. G. Sauvajon, traduzione e adattamento di Edoardo Erba, con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli diretti da Claudio Greg Gregori (9 – 14 gennaio 2024); Ginger e Fred di Federico Fellini, adattato, diretto e interpretato da Monica Guerritore con Claudio Casadio (30 gennaio – 4 febbraio 2024); Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, con Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato diretti da Geppy Gleijeses (13 – 18 febbraio 2024); Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek (5 – 10 marzo 2024); I ragazzi irresistibili di Neil Simon, con Umberto Orsini e Franco Branciaroli diretti da Massimo Popolizio (12 – 17 marzo 2024).