Tensione internazionale, cortei e sciopero generale in Italia
La marina israeliana ha intercettato nella notte 19 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, dirette verso la Striscia di Gaza per rompere il blocco e portare aiuti umanitari. A bordo c’erano oltre 200 attivisti provenienti da 23 paesi: tra questi 22 italiani, una trentina di spagnoli, 21 turchi e 12 malesi.
Secondo il portavoce della Flotilla, Saif Abukeshek, la missione non si ferma: “Continuiamo a navigare nel Mediterraneo, finché l’ultima nave non sarà trattenuta”. Delle 44 imbarcazioni partite, 23 risultano ancora in rotta verso Gaza, alcune a meno di 50 miglia nautiche dalla costa.
Le operazioni in mare
Le prime unità fermate sono state Adara, Alma, Aurora, Dir Yassine, Grande Blu, Huga, Sirius, Spectre e Yulara, seguite da altre dieci navi, tra cui la Morgana, a bordo della quale viaggiavano il senatore M5s Marco Croatti e l’europarlamentare Avs Benedetta Scuderi. Gli attivisti denunciano abbordaggi “in acque internazionali”, disturbi alle comunicazioni e lanci di idranti e granate stordenti da parte delle forze israeliane.
In un video diffuso dal ministero degli Esteri israeliano compare anche Greta Thunberg, scortata da un militare: l’attivista svedese è stata fermata ma, secondo le autorità, “è sana e salva”.
La posizione italiana
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che i 22 italiani fermati saranno trasferiti nel porto di Ashdod e rimpatriati nei prossimi giorni: “Le procedure richiederanno tempo a causa dello Yom Kippur, ma tutto si sta svolgendo con calma e senza violenze”.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di “blocco, non di attacco”, auspicando che la vicenda si concluda senza incidenti.
Reazioni e mobilitazioni
L’intercettazione ha scatenato proteste in tutta Italia: cortei e presidi da Milano a Roma, da Napoli a Torino, con slogan a sostegno della missione e della popolazione palestinese. A Napoli i manifestanti hanno occupato per oltre mezz’ora i binari della stazione centrale, mentre a Roma la zona di Termini è stata blindata dalla polizia.
Sul fronte sindacale, Cgil e Usb hanno proclamato uno sciopero generale per venerdì 3 ottobre, definendo l’abbordaggio “un crimine contro persone inermi e un attacco al diritto internazionale”. Il vicepremier Matteo Salvini valuta la precettazione per ridurre i disagi.
Un braccio di ferro ancora aperto
Secondo gli attivisti, circa 30 navi sono ancora in navigazione “a tutta velocità verso Gaza”, nonostante la pressione della marina israeliana. Resta alta la tensione, con un rischio di escalation diplomatica e nuove proteste internazionali.
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