Cultura

L’Almanacco di Europa Domani. 21 aprile – 27 aprile

21 aprile 43 a.C.

Marco Antonio viene sconfitto nella battaglia di Mutina dal console Aulo Irzio che rimane ucciso. Lo scontro si svolse nel corso della cosiddetta guerra di Modena, tra le truppe fedeli al Senato dei consoli Pansa e Irzio, appoggiate dalle legioni facenti capo a Cesare Ottaviano, e le legioni cesariane di Marco Antonio che stavano assediando le truppe del cesaricida Decimo Bruto, asserragliatesi dentro la città. La battaglia avvenne dopo l’incerto scontro di Forum Gallorum e terminò con grosse perdite per entrambe le parti e l’uccisione di Pansa. Irzio e Ottaviano sferrarono un attacco diretto agli accampamenti di Marco Antonio con l’obiettivo di rompere il fronte di accerchiamento attorno a Modena. Le truppe repubblicane, nel corso di pesanti combattimenti, fecero irruzione negli accampamenti, ma vennero respinte. Nella mischia rimase ucciso anche Irzio, mentre Ottaviano intervenne personalmente impegnando anche la sua scorta ed evitando, in tal modo, una sconfitta. Dopo lo scontro, Marco Antonio, preoccupato anche per le rilevanti perdite, decise di rinunciare all’assedio e si ritirò, eseguendo un abile ripiegamento verso ovest, lungo la via Emilia.

22 aprile 1516

Viene pubblicata la prima edizione della prima versione dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Si tratta di un poema cavalleresco, edito a Ferrara, composto da 46 canti in ottave che ruota attorno al personaggio di Orlando, cui è dedicato il titolo, e a molti altri personaggi. L’opera, riprendendo la tradizione del ciclo carolingio e, parzialmente, anche di quello bretone, si pone come continuazione dell’incompiuto Orlando Innamorato diMatteo Maria Boiardo. In seguito, però, Ariosto considererà l’Orlando Innamorato solo una fonte cui attingere a causa dell’inattualità del tema del poema: la materia cavalleresca. Comunque Ariosto riuscirà a risolvere il problema apportando modifiche interne all’opera, tra cui l’introduzione di tecniche narrative sconosciute a Boiardo: intervenendo spesso nel corso del poema, spiegando, rivolgendosi direttamente al lettore, soprattutto allo scopo di illustrare il vero fine degli avvenimenti descritti. Caratteristica fondamentale dell’opera è il continuo intrecciarsi dei diversi personaggi che vanno a costituire, in tal modo, molteplici fili narrativi.

23 aprile 1407

A Genova nasce il Banco di San Giorgio. Le sue lontane origini vanno ricercate nel primo prestito di stato, contratto dalla Repubblica di Genova, dopo le vittoriose spedizioni di Almeria e Tortosa del 1147-48. Per pagare i noli dell’impresa, assunti in toto dal Comune, i consoli del 1149 cedettero per 15 anni l’introito di alcune gabelle, a fronte dell’anticipo di 1300 lire genovesi, ad una società di 18 cittadini, ciascuno dei quali si quotò per una parte. In questa operazione finanziaria di prestito, detta compera, lo stato genovese impegnò una parte dei suoi redditi ordinari per pagare gli interessi annui verso la società di cittadini mutuanti detti comperisti, che avevano anticipato il capitale, mentre la Repubblica si obbligava a restituire il prestito entro il termine prestabilito. Visto il notevole successo, l’operazione fu periodicamente ripetuta negli anni successivi, venendo a crescere sul principio del XIV secolo. Il Banco di San Giorgio è stato anche una vera e propria banca che esercitava sia la funzione di gestione della fiscalità e della del debito pubblico, come le moderne banche centrali, sia la raccolta del risparmio. In entrambi gli ambiti il Banco è considerata una delle prime banche di deposito, prestito e giro in Europa. Con l’occupazione napoleonica la banca fu depredata di tutto il suo oro che finì nelle casse francesi. Nel 1797 la neonata Repubblica Ligure revocò alla Casa la gestione di imposte e debito pubblico, lasciandola però sussistere come banca centrale statale.

24 aprile 1792

Viene composta La Marsigliese, il canto rivoluzionario adottato per la prima volta nel 1795 e poi nuovamente nel 1879, composta da Rouget De L’Isle nel 1792. Esso è parte del processo di affermazione dell’idea di nazione e rappresenta uno dei primi, anzi per alcuni è il primo in assoluto, esempi di inno nazionale moderno. La Marsigliese si è imposta come modello di molti inni repubblicani, in contrapposizione al quasi coevo inno della monarchia britannica, God save the King. In quanto portatrice di ideali democratici e testualmente ritenuta sovversiva, essa fu vietata dalle monarchie assolute e sostituita nella Francia napoleonica, nella Restaurazione e nel Secondo Impero. Nella sua veste di prototipo, essa non solo è stata fonte di ispirazione per autori di canti patriottici di fede repubblicana, (come Mameli e Novaro per Il Canto degli Italiani), ma è stata direttamente adattata e intonata in molteplici contesti rivoluzionari, repubblicani e socialisti, fornendo tra l’altro la prima base melodica del testo dell’Internazionale.

25 aprile 1859

Iniziano i lavori per la costruzione del canale di Suez, che si presenta come un alveo artificiale navigabile situato in Egitto, a ovest della penisola del Sinai, tra Port Said sul Mar Mediterraneo e Suez sul Mar Rosso. Taglia l’omonimo istmo e permette la navigazione diretta dal Mediterraneo all’Oceano Indiano, senza la necessità di circumnavigare l’Africa, lungo la rotta del Capo di Buona Speranza. Il canale si estende dal capolinea settentrionale di Port Said al capolinea meridionale di Port Tewfik nella città di Suez. La sua lunghezza è di 193,30 km compresi i canali di accesso settentrionale e meridionale. Nel 2020 più di 18.500 navi hanno attraversato il canale, una media di 51 al giorno. L’opera fu realizzata dal francese Ferdinand De Lesseps su progetto dell’ingegnere italiano di nazionalità austriaca Luigi Negrelli e consiste di due tratte, a nord e a sud dei Laghi Amari. I lavori per la sua realizzazione durarono 10 anni e videro la cooperazione tra molte nazioni europee, anche se il contributo più importante fu dato dalla Francia. Il canale originale era ad una sola corsia, con punti di passaggio nella circonvallazione di Ballah e nel Grande Lago Amaro. Secondo i progetti di Negrelli, esso non doveva contenere sistemi di chiuse, in modo che l’acqua marina potesse scorrere liberamente. In generale l’acqua del canale a nord dei Laghi Amari scorre verso nord in inverno e verso sud in estate.

26 aprile 1964

Dalla fusione tra Tanganica e Zanzibar nasce l’attuale stato di Tanzania. Verso la fine del XIX secolo le diverse potenze europee iniziarono a consolidare le loro posizioni nell’area in un’ottica di espansione coloniale. Nel 1884 il tedesco Karl Peters convinse diverse tribù della regione dei Grandi Laghi ad accettare l’autorità della Germania e, dopo la conferenza di Berlino del 1885, l’odierna Tanzania continentale insieme con gli attuali Ruanda e Burundi divenne formalmente l’Africa Orientale Tedesca. Nel 1890 venne firmato il trattato di Helgoland–Xzanzibar, con cui Zanzibar diveniva protettorato britannico. L’amministrazione tedesca portò un periodo di grande sviluppo durante il quale si costruirono numerose infrastrutture e furono introdotti nuovi tipi e nuove tecniche di coltivazione. Allo stesso tempo, essa fu anche estremamente rigida nei confronti della popolazione locale, soffocando diversi tentativi di rivolta tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Al termine della prima guerra mondiale, la Lega delle Nazioni assegnò al Regno Unito gran parte dell’ex Africa Orientale Tedesca con il nome di Tanganica. Il mandato inglese fu trasformato in amministrazione fiduciaria nel 1946. Nel 1961 il Tanganica ottenne l’indipendenza dall’Inghilterra, trasformandosi nel 1962 in Repubblica e entrando a far parte del Commonwealth.

27 aprile 1840

A Londra viene posata la prima pietra per l’edificazione del Palazzo di Westminster che è l’edificio in cui hanno sede le due camere del Parlamento del Regno Unito: la Camera dei Lords e quella dei Comuni. Westminster si trova sulla riva sinistra del Tamigi, nella City of Westminster, vicino agli altri edifici governativi di Whitehall. La parte più antica del palazzo, ancora esistente risale al 1097, quando si pose mano alla sua ristrutturazione, lo scopo era quello di trasformarlo in residenza reale, ma nessun monarca vi ha vissuto dopo il XVI secolo. Nel 1834, un incendio distrusse, eccezione della Westminster Hall, quasi completamente l’antica struttura da qui la decisione di ricostruirlo. Per questa ragione, la gran parte dell’attuale struttura, in stile neogotico, risale al XIX secolo. Gli architetti responsabili della ricostruzione furono Sir Charles Barry e Augustus Welby Northmore. Una delle caratteristiche più celebri del palazzo è la Torre dell’Orologio, la Elizabeth Tower, una notevole attrazione turistica che ospita il famoso Big Ben. Il palazzo comprende più di 1000 stanze, delle quali le più importanti sono senz’altro la Camera dei Lords e quella dei Comuni, ma include anche stanze per comitati, biblioteche, camere da pranzo, corridoi, bar e palestre. Westminster è il luogo di importanti cerimonie di Stato, come quella per l’apertura del Parlamento. Gli uffici parlamentari spesso sconfinano in quelli più vicini, come la Portcullis House.