Società

La terza onda e l’eliminazione della democrazia

di Sylvie Freddi

5 giorni sono bastati per convincere trenta studenti quindicenni della classe di un liceo che era necessaria
l’eliminazione della democrazia e la creazione di un movimento immaginario “The third wave”. Nel 1967, Ron Jones era un illuminato giovane professore di Storia Contemporanea alla Cubberley High School di Palo Alto, in California. Un giorno uno studente gli chiese come fosse stato possibile che i cittadini tedeschi avessero ignorato l’olocausto.
Per rispondere alla domanda Ron Jones decise di intraprendere un esperimento sociale che prevedeva
l’annullamento della individualità a favore di una coesione sociale per migliorare l’ecenza del gruppo e far emergere la figura autoritaria. “Forza attraverso la disciplina, forza attraverso l’unione, forza attraverso l’azione, forza attraverso l’orgoglio”
Alla lezione del lunedì seguente dunque, Ron spiega ai suoi alunni l’importanza della disciplina e che con il giusto esercizio e il controllo si può giunge al trionfo. Poi passa all’azione, e impone agli alunni di sedersi con i piedi paralleli e piatti sul pavimento, caviglie ferme, ginocchia piegate a novanta gradi,
schiena dritta, mento verso il basso, testa in avanti. Inoltre li istruisce come arrivare alle sedie in meno di 30 secondi senza fare rumore.
Vedendo che gli alunni ubbidiscono facilmente ai comandi li incalza con nuove regole. Quando lui fa una domanda, l’allievo si deve alzare in piedi, mettersi accanto al banco e rispondere con solo tre parole introdotte da “Mr Jones”, se sbaglia deve ripetere. Il martedì l’insegnante entra in classe, gli alunni sono seduti come lui aveva richiesto il giorno precedente. Inizia a spiegare la forza dell’unione, l’importanza di appartenere a una comunità, e alla classe fa ripetere in coro quello che diventa il motto del gruppo “Forza attraverso la disciplina, forza attraverso l’unione, forza attraverso l’azione, forza attraverso l’orgoglio”.
Ron Jones, è stupito di come i ragazzi lo seguono, come accettano la sua autorità. Decide di aggiungere un elemento, il saluto, così fa alzare loro il braccio destro con la mano curva
come per simulare un’onda. Chiede agli alunni di usare quel saluto anche tra loro. Inne annuncia il nome del loro gruppo, the third wave, quella più grande che arriva no a riva. Il mercoledì attirati da questa nuova organizzazione 13 alunni di altre classi iniziano a seguire le sue lezioni di storia. Ron spiega l’importanza dell’azione per proteggere e per prendersi cura del gruppo. Poi chiede loro di ideare un simbolo per the third wave, di imparare a memoria l’indirizzo dei membri del gruppo. Inoltre chiede loro di insegnare a 20 bambini delle elementari di sedersi come loro e stabilisce una iniziazione per i
nuovi membri. Il mercoledì pomeriggio 200 studenti si aggiungono al gruppo. Ron è stanchissimo, non si aspettava che il suo esperimento avesse un esito così dirompente. Il Giovedì Ron Jones parla dell’orgoglio di appartenere al the third wave, poi convince gli studenti che l’organizzazione the third wave è un programma nazionale che cerca studenti per una battaglia per un cambiamento politico. Così invita i ragazzi ad andare l’indomani all’auditorio della scuola per partecipare a una fantomatica diretta televisiva rivolta a oltre 1000 altri gruppi di giovani di the third wave.

Il venerdì l’auditorio è pieno. Il professore inizia con il saluto che ha inventato, alza il braccio con la mano a mo di onda, poi ripete il motto “Forza attraverso la disciplina, forza attraverso l’unione, forza attraverso l’azione, forza attraverso l’orgoglio” seguito da tutta la platea di giovani.
Ad un certo punto il grande schermo in fondo alla sala si accende, ma rimane bianco. Gli alunni prima sono in silenzio, poi iniziano a agitarsi, a chiedere dove è il leader.
Ron Jones li guarda, scuote la testa. “Non c’è alcun leader! Non c’è alcun movimento nazionale giovanile chiamato la Terza Onda. Siete stati usati. Manipolati. Non siete né meglio né
peggio dei tedeschi nazisti che abbiamo studiato.” Poi sul grande schermo compare un documentario bianco e nero è l’inizio di un documentario sul Terzo Reich e sulle azioni
commesse durante il nazismo.

L’abbandono della individualità porta all’abbandono della democrazia.

Fonte foto: web