Politica

Elezioni europee 2024: prima puntata

Inizia oggi la prima puntata informativa su un momento fondamentale per la vita di tutti noi cittadini: le elezioni per il Parlamento europeo che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024. È un appuntamento determinante di cui si dovrebbe parlare molto di più per fornire agli elettori dei 27 Stati membri dell’Ue tutte le informazioni e gli approfondimenti tali da consentire di acquisire consapevolezza sul significato politico di questa tornata elettorale.

Possiamo con certezza dire che quest’anno, ancora di più rispetto al passato, la futura elezione dei membri del Parlamento europeo riveste un’importanza geopolitica determinante perché è soltanto grazie al rafforzamento della democrazia parlamentare europea che potremo avviare un nuovo percorso di crescita economica e di rinvigorimento del ruolo mondiale dell’Europa.

Prima la pandemia e, subito dopo, l’incubo della guerra in Ucraina alle nostre porte che non accenna a finire, stanno rendendo l’Unione europea più importante ma anche più fragile di quanto non sia mai stata.
Scossi dal vento della demagogia populista, delle assurde rivendicazioni sovraniste, della disinformazione propagandista delle fake news, i cittadini europei devono recuperare in uno scatto d’orgoglio il valore del proprio senso civico che può essere espresso attraverso un voto consapevole. Per questo motivo capire come funziona il complesso congegno istituzionale dell’Unione europea è importantissimo.

Cerchiamo allora di dare un nostro contributo alla diffusione di informazioni a cui troppo poco spazio viene riservato dai media principali. Siamo sicuri, infatti, che tutti sappiano come si vota per il Parlamento europeo e con quali criteri?
Innanzitutto, ricordiamo che, in Italia, le elezioni europee si svolgeranno domenica 9 giugno 2024. Possono votare i cittadini che hanno compiuto 18 anni. Anche i cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell’Ue possono votare presso i seggi elettorali allestiti all’estero dalle sedi diplomatico-consolari italiane del Paese in cui si vive. Gli italiani residenti in un altro Paese Ue che desiderano votare in Italia – in alternativa al voto all’estero – possono farlo nel Comune italiano nelle cui liste elettorali sono iscritti, comunicandolo al Sindaco del proprio comune e presentando il certificato elettorale ricevuto per il voto all’estero.
In Italia si ha quindi diritto di voto alle Elezioni europee se: si è compiuto il diciottesimo anno di età; si è cittadini italiani o dell’Unione europea con residenza legale in Italia, o cittadini italiani residenti all’estero; si è registrati come votanti entro la scadenza stabilita (per i cittadini UE votanti in Italia).
Secondo l’art. 48 della Costituzione italiana il voto è libero e non obbligatorio: “Il suo esercizio è dovere civico”. Nel 2024 verranno eletti 76 membri del Parlamento europeo. Ogni paese dell’Ue ha un numero di eurodeputati compreso tra 6 e 96.

Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Quindi l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso.
Una volta che sia stato determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.
Come per tutte le elezioni, si può votare per i partiti o gruppi politici che abbiano regolarmente depositato il proprio contrassegno presso il Ministero dell’Interno e che abbiano successivamente presentato presso gli uffici elettorali costituiti presso le Corti d’Appello dei capoluoghi di circoscrizione le proprie liste di candidati. Le liste dei candidati devono essere sottoscritte da non meno di 30.000 e non più di 35.000 elettori della circoscrizione. Ogni regione che compone la circoscrizione deve essere rappresentata da almeno il 10% dei sottoscrittori. Ai fini dell’elezione dei membri italiani al Parlamento europeo, le liste devono avere conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi.
In Italia ci sono cinque circoscrizioni elettorali europee, di dimensione sovra-regionale: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare. Ad ogni circoscrizione elettorale è assegnato un numero di seggi in base alla popolazione residente. Ogni partito o gruppo politico può presentare nella propria lista un numero massimo di candidati pari a quello assegnato alla circoscrizione elettorale. Gli elettori scelgono tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza.
Le elezioni per eleggere i deputati al Parlamento europeo si svolgono ogni 5 anni in tutti i 27 paesi dell’UE. I paesi dell’Ue votano in giorni diversi.

Il Parlamento europeo è una delle sette istituzioni dell’Unione europea. È l’assemblea legislativa dell’Ue eletta direttamente. Per le elezioni del 2024, il numero di deputati al Parlamento europeo è aumentato a 720 seggi. Attualmente gli eurodeputati sono 705, possono essere al massimo 750 più il presidente. Due seggi supplementari sono stati attribuiti a Francia, Spagna e Paesi Bassi e uno ad Austria, Danimarca, Belgio, Polonia, Finlandia, Slovacchia, Irlanda, Slovenia e Lettonia.
I parlamentari modificano e approvano la legislazione dell’Ue congiuntamente al Consiglio dell’Unione europea (che rappresenta i governi degli Stati membri dell’Ue), compreso il bilancio pluriennale e annuale. Altre istituzioni dell’Ue, come la Commissione europea, rispondono del loro operato dinanzi al Parlamento europeo.
Il Consiglio dell’Unione europea o, in forma abbreviata, il Consiglio, rappresenta i governi dei paesi Ue, è costituito dai ministri di tutti gli Stati membri, che si riuniscono per discutere e adottare decisioni in materia di politiche e normative dell’Ue. Il Consiglio è uno dei due organi legislativi dell’Ue. Il Consiglio delibera quasi sempre a maggioranza ma in alcuni casi decide all’unanimità. La presidenza del Consiglio è esercitata ogni sei mesi da un diverso paese dell’Ue.
I deputati al Parlamento europeo eleggono il Presidente della Commissione europea e svolgono un ruolo chiave nella valutazione dei commissari designati attraverso audizioni individuali.
In seguito a successive modifiche del trattato dell’Ue, in particolare a partire dal Trattato di Lisbona del 2009, il Parlamento europeo gode adesso di sostanziali poteri legislativi, di bilancio e di controllo. Il Parlamento è un colegislatore, ha il potere di approvare e modificare la legislazione e decide in merito al bilancio annuale dell’Ue su un piano di parità con il Consiglio. Fa sì che la Commissione e altre istituzioni e organi dell’Ue rendano conto del proprio operato.
I ruolo degli eurodeputati che vengono eletti è fondamentale: studiano le proposte per le nuove leggi dell’Ue, propongono cambiamenti per migliorare le leggi, gestiscono il bilancio dell’Unione e controllano il funzionamento dell’Ue, eleggono il presidente della Commissione europea, votano gli accordi sul commercio con i paesi non Ue.
Il resto alla prossima puntata.

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