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L’Almanacco di Europa Domani. 14 – 20 gennaio

14 gennaio 1690
A Norimberga, in Germania, viene inventato il clarinetto da Johann Christoph Denner, un artigiano
di quella città. Lo strumento da lui ideato aveva sei fori anteriori ed uno posteriore e due chiavi
chiuse, una posta sopra i fori anteriori e l’altra su quello posteriore, che chiudevano altri due fori. In
seguito Denner ed i suoi figli hanno spostato il foro della chiave posteriore e lo hanno rimpicciolito
per poterlo utilizzare sia come del SiB sia come foro portavoce, aprendo quindi le porte del registro
posteriore o registro di clarinetto. Il termine clarinetto apparve per la prima volta nel 1732 nel
Musichales Lexichon di Johann Gottfried Walther in cui è scritto sentito a distanza, esso suona
piuttosto come una tromba. Ciò spiega il nome di clarinetto, derivato da clarino, termine oggi
utilizzato in modo improprio per indicare uno strumento appartenente alla famiglia delle trombe. Il
clarinetto, molto probabilmente, ebbe un suono penetrante sino all’inizio dell’800 e ciò lo si deduce
dai Metodi per imparare a suonare il clarinetto pubblicati dal 1850 che sottolineano come suono
dello strumento ora [sia] più pieno, dolce e piacevole rispetto ai clarinetti precedenti. Lo sviluppo
del clarinetto proseguì nel 1740 quando Jacob Denner, figlio di Johann Cristian, aggiunse allo
strumento una lunga chiave aperta per realizzare il SI3 riempendo questo buco nell’estensione dello
strumento e portandolo così all’estensione attuale. Nei decenni successivi diversi artigiani hanno
fatto tentativi per cercare di migliorare lo strumento, senza tuttavia ottenere risultati rilevanti. Un
passo importante venne compiuto da Ivan Muller, un musicista parigino nato in Russia che riuscì a
costruire un clarinetto dalle caratteristiche rivoluzionarie che aveva ben 13 chiavi, con un nuovo
tipo di cuscinetti e con i fori cigliati ed è stato il primo tipo di clarinetto a poter suonare in tutte le
tonalità. Nel 1812 esso fu esaminato dagli specialisti del Conservatorio di Parigi e, nonostante le
sue notevoli potenzialità, venne rifiutato. Nonostante ciò, il clarinetto di Muller ha posto le basi per
lo sviluppo del clarinetto tedesco moderno.

15 gennaio 1759
Il British Museum di Londra, uno dei più grandi e importanti musei del mondo, apre al pubblico.
Fondato da Sir Hans Sloane nel 1753, un medico, scienziato, che fu il primo collezionista del
patrimonio letterario e artistico originale del Museo. La sua biblioteca di Montague House a
Londra, il primo nucleo del Museo, in seguito acquistata dallo Stato per la somma di 20000 sterline,
fu aperta al pubblico nel gennaio 1759. Attualmente il Museo, ubicato a Russel Street, ospita circa 8
milioni di oggetti che testimoniano la storia e la cultura materiale dell’umanità dalle origini alla
contemporaneità.

16 gennaio 27 a.C.
Ottaviano ottiene il titolo di Augusto dal Senato Romano. Augusto è il titolo che fu portato dagli
imperatori romani e da quelli bizantini sino al 610 e in seguito dai sovrani del Sacro Romano
Impero a partire dall’anno 800. Nel 27 a. C., Senato Romano, dopo averlo eletto Princeps Senatus,
per determinazione di Lucio Munazio Planco, assegnò per la prima volta il titolo di Augusto ad
Ottaviano, titolo che lo stesso aveva rifiutato in precedenza. Nel Basso Impero il titolo indicò un
imperatore di rango superiore rispetto al semplice Cesare e infine, a partire dall’Imperatore
Diocleziano, il titolo di Augusta fu assegnato alle imperatrici, mogli legittime degli Imperatori.

17 gennaio 1562
Il Regno di Francia riconosce gli Ugonotti –i protestanti francesi– ed il loro culto con l’editto di
Saint–Germain-Laye, atto importante con cui veniva riconosciuta la libertà di culto ai protestanti in
un regno cattolico. Detto anche Editto di gennaio, fu emesso per volontà della regina madre
Caterina De’ Medici, reggente per conto del figlio minorenne Carlo IX, e concedeva, entro determinati limiti, la libertà privata di fede ai nobili ugonotti, quella di culto pubblico nei sobborghi
e nelle periferie delle città o in zone rurali, ponendo comunque limiti al numero dei partecipanti.
Con questo editto Caterina si era riproposta di raggiungere due scopi tra loro connessi: pacificare la
Francia dilaniata da anni di conflitti religiosi, sfociati in sanguinosi conflitti armati, e ridare
prestigio ed autorità al re, tanto tra i suoi sudditi rimasti cattolici che tra quelli protestanti. Vi era,
però, anche un più sotteso significato politico: quello di limitare il notevole potere che i Conti di
Guisa, intransigenti cattolici tra i più fieri e testardi avversari francesi della riforma protestante,
avevano accumulato nel corso del regno del primogenito Francesco. Nello stesso tempo la sovrana,
pur concedendo maggiore libertà di culto agli ugonotti, cercò di non intaccare i diritti dei cattolici.
Con queste norme, cui aveva attivamente collaborato il cancelliere Michel de l’Hospital, la regina
tentò di percorrere politicamente una strada che nella sua visione delle cose avrebbe portato, grazie
alla sua autorevole mediazione tra le parti, ad un rafforzamento del prestigio e dell’autorità regie.
Purtroppo i Guisa non accettarono questa visione e considerarono l’editto un grave errore, una
pericolosa concessione fatta dal potere centrale ai protestanti e, in sostanza, una vittoria degli
ugonotti nel conflitto che li opponeva ai cattolici. Nel marzo dello stesso anno essi diedero prova
della loro avversione al decreto con la strage di Wassy, quando fecero sterminare un gruppo di
ugonotti che celebrava il loro culto. L’editto del 1564 è considerato un antesignano di quello di
Nantes, emesso trent’anni dopo da Enrico IV di Francia.

18 gennaio 52 a.C.
Tito Annio Milone uccide l’imperatore Clodio sulla Via Appia. Cicerone ne assunse la difesa ma,
intimorito dalla folla minacciosa dei Clodiani, non riuscì a pronunciare una orazione coerente e
articolata. Il testo della sua orazione Pro Milone, giunto sino a noi, fu scritto e pubblicato da
Cicerone in un momento successivo a quello del processo. Milone fu giudicato dal tribunale
colpevole dell’omicidio e, con 38 voti favorevoli e 13 contrari, fu condannato condannò all’esilio.
Milone si rifugiò a Marsiglia e, alleatosi con Marco Celio Rufo, organizzò una sollevazione
anticesariana, ma nel 48 a.C. durante l’attacco alla città di Cassano allo Ionio, nell’Agro Turino, fu
ucciso da un sasso lanciato dalle mura.

19 gennaio 1915
Georges Claude (1870–1960) brevetta il tubo al neon per l’impiego nella pubblicità. Egli era un
fisico e imprenditore francese, inventore di un procedimento per ottenere l’aria liquida (1902) e
quindi per preparare ossigeno e azoto su scala industriale, il cosiddetto processo Claude. Oltre ad
essere pioniere nell’utilizzo dei tubi al neon, ossia della luminescenza per l’illuminazione
pubblicitaria, egli è stato anche ideatore di un procedimento di sintesi dell’ammoniaca mediante una
pressione nel 1917: in questo campo egli fu uno dei più importanti e più attivi ricercatori e le
conseguenze pratiche dei suoi lavori si sono dimostrate preziose in molteplici settori dell’industria.

20 gennaio 1840
Jules Dunont D’Urville, ammiraglio ed esploratore francese, scopre la Terra Adelia o Antartide, un
territorio antartico, rivendicato dalla Francia, in cui si trova il Polo Sud Magnetico. Il territorio non
è rivendicato da altre nazioni ed è riconosciuto da Australia, Nuova Zelanda, Norvegia e Regno
Unito che reciprocamente e senza sovrapposizioni si riconoscono le rivendicazioni territoriali.