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Il Medio Oriente sull’orlo del baratro: l’attacco di Netanyahu e le sue conseguenze

Di Sylvie Freddi

“Abbiamo appena portato a termine un colpo d’apertura molto riuscito e, con l’aiuto di Dio, otterremo moltissimi risultati” ha dichiarato Netanyahu.

In una escalation folle, Netanyahu stanotte alle due ore locali ha bombardato sei siti in Iran.

Con questo attacco all’Iran la posizione del governo di Netanyahu è diventata, se possibile, ancora più estrema minando gli equilibri politici globali già delicatissimi.

Ora si aspetta una risposta iraniana.

I governi che finora hanno sostenuto Israele, Italia compresa, dovranno fare i conti con questa assurda pericolosa arroganza militare che non guarda in faccia nessuno.

Intanto in Egitto migliaia di persone si stanno avviando verso Rafah, la porta per entrare nella striscia di Gaza ormai sotto il controllo dell’IDF e l’Egitto rimpatria o arresta centinaia di partecipanti.

In questo millennio il Medio Oriente, sfuggito agli orrori della prima e della seconda guerra mondiale che hanno raso al suolo l’Europa, è diventato un gran caos sanguinario.

Un caos che oggi rischia di raggiungere anche noi.