Di Michele Petrocelli
Se è vero che la matematica non è un’opinione, a Gaza i palestinesi, quando vanno a ritirare le misere derrate concesse dal boia Netanyahu, si sparano da soli. E così, a caso, nel mucchio, tanto per far parlare di loro, visto che se muoiono di fame a nessuno importa e come se non bastassero le centomila tonnellate di bombe sganciate sui Territori in circa tre anni di tiro a segno, unilaterale, da parte dell’IDF nei confronti del popolo di Palestina. Perché, è vero, quando la ressa di disperati affamati come pochi nel mondo in questo momento, si accalca per un tozzo di pane vicino ai camion della Gaza Humanitarian Foundation, organizzazione svizzera, sostenuta dal governo Trump e gestita direttamente da Israele, qualche incidente anche grave potrebbe esserci. Certo ci potrebbe scappare il morto ma sicuramente, non per mezzo di proiettili sparati ad altezza d’uomo dai mitra in dotazione dell’esercito sionista. Potenza dell’informazione, sbagliata, che purtroppo però, fa breccia in molta parte delle persone che a questo punto potrebbero seriamente credere che, dunque, i palestinesi quando vanno a prendere il tozzo di pane… si sparano da soli.
E a questa ipotesi sembra fare affidamento anche il governo italiano che fa del mutismo e dell’inerzia la sua linea guida. E non solo, diremmo, per quanto riguarda la strategia internazionale che a oggi, non è né carne, né pesce; insomma un indirizzo in politica estera del tutto inesistente e insignificante come il nostro Paese, oggi, negli scenari internazionali. E, a ben vedere, l’ultimo incontro ufficiale bilaterale, quello di ieri con il presidente francese Macron, visto l’esito a cui ha portato, si è parlato di energia e di, pensate un po’, di una strategia per far diventare l’Europa più forte e sovrana, si sarebbe potuto svolgere anche online. Diciamo che il buon Emmanuel aveva voglia di una cena italiana…. Detto questo ci sorge l’obbligo di puntare lo sguardo verso questa ennesima “pestata” di cacca della premier Meloni che invece di affrontare la questione mediorientale, ricordiamo che la Francia di Macron ha preso una posizione molto netta sulla questione. La penultima “pestata” c’era stata in un giorno infausto per lei e per gran parte dei soliti accoliti governativi, ma tant’è siamo ancora in democrazia e in una repubblica, il 2 giugno quando aveva con nonchalance dichiarato che sarebbe andata al seggio ma non avrebbe ritirato le schede. Sto ancora aspettando il significato di queste infelici e inutili parole dai tanti costituzionalisti che si aggirano nelle tv di tutta Italia. Per chiudere, è di questi minuti la notizia che è stato approvato il cosiddetto decreto sicurezza, un decreto legge che a norma di Costituzione dovrebbe essere emanato in casi di urgenza, calamità naturali, alluvioni, catastrofi, ecc… A ben vedere la vera catastrofe per questo Paese è questo governo che ne fa una peggio dell’altra. Non essendo in grado di portare avanti, con i tempi stabiliti, la definizione di una legge, girano il tutto con un decreto legge dove, al voto del Parlamento, è chiesta anche la fiducia. La fiducia per un Decreto Legge, siamo arrivati al concetto di normazione creativa. A parte le battute, che comunque denotano una realtà politica di governo raccapricciante, questo D.L. puzza tanto di leggi fascistissime in chiave contemporanea con l’introduzione di 14 nuovi reati ai danni, soprattutto di giovani studenti, della libertà di manifestare e della libertà di dissenso. Ci aspettiamo, adesso, l’intervento del Presidente Mattarella e se il D.L. verrà convertito in legge alla scadenza dei 60 giorni, confidiamo sempre nella corretta interpretazione della Carta Fondamentale dello Stato da parte della Corte Costituzionale.