di Luca Branda
Dal 27 al 30 maggio 2025, presso il quartiere fieristico di Rho Milano, torna Green Plast, una delle principali manifestazioni internazionali dedicate alle tecnologie, ai materiali e ai processi di trasformazione della plastica e della gomma. All’interno di questo contesto di innovazione e sostenibilità, prende vita “Di Arte e Polimeri: il MAF e il MAP in mostra”, un progetto congiunto promosso da Arte da mangiare mangiare Arte e dal MAF – Museo Acqua Franca, che quest’anno si arricchisce della prestigiosa partecipazione del MAP – Museo Arte Plastica di Castiglione Olona.
L’esposizione, allestita nel Padiglione 14, stand E71, nella sezione Art & Plastics, intende stimolare una riflessione profonda sul ruolo della plastica nell’arte contemporanea, in un’ottica di riuso creativo e di sensibilizzazione ambientale. Il cuore della mostra è un’installazione realizzata a quattro mani dall’artista milanese topylabrys (alias Ornella Piluso), pioniera nella sperimentazione artistica sui polimeri plastici e fondatrice di Arte da mangiare, e dall’artista colombiano Roberto Ramirez Anchique, pittore di base a Milano attivo nella ricerca sui materiali di recupero. Insieme, i due autori hanno dato forma a un’opera poetica e visionaria costruita interamente con plastica di recupero: un paesaggio che unisce suggestioni oniriche colombiane a visioni estreme, tra ghiacci e deserti, evocando le drammatiche trasformazioni ambientali in corso. L’installazione diventa così un messaggio potente sull’urgenza di ridefinire il rapporto tra l’uomo e la plastica, materia che, se reinterpretata con coscienza e creatività, può divenire veicolo di bellezza e consapevolezza.
Accanto a questa creazione condivisa, si potrà ammirare anche “Metamorphosis”, installazione firmata dall’artista Annalisa Mitrano. L’opera esplora la plastica nei suoi aspetti più intimi e seducenti – la trasparenza, la morbidezza, la forma – sublimando l’immagine del petrolio come una risorsa sacra, un dono della Terra da rispettare e trasformare in oggetto di armonia ed ecosostenibilità. Mitrano, da tempo vicina al progetto Arte da mangiare e al MAF, è presente in numerose collezioni nazionali e internazionali, e con questa installazione conferma la sua sensibilità artistica per i temi ambientali e simbolici.
Un’altra presenza originale dell’allestimento è rappresentata dai Cardy Robot, ideati dall’architetto Claudio Gasparini. Si tratta di piccoli robot artisti, in grado di creare disegni frattali su teli di plastica rigenerata. Questi automi, dal sapore quasi fantascientifico, propongono una visione futuribile del connubio tra arte, matematica e sostenibilità, lasciando emergere un’inedita intelligenza della materia.
Il MAP – Museo Arte Plastica di Castiglione Olona, nato nel 2004 per volontà del Comune e oggi unico nel suo genere in Italia, porterà in fiera fotografie e video che raccontano la propria storia. Le sue collezioni si fondano sull’esperienza pionieristica dei laboratori Polimero Arte presso Mazzucchelli1849 S.p.A., attivi tra il 1969 e il 1973. L’incontro tra arte e industria che ha dato vita al MAP resta un esempio lungimirante di collaborazione culturale, oggi più attuale che mai nel contesto della transizione ecologica.
La mostra culminerà con l’incontro pubblico “Arte e Polimeri”, in programma venerdì 30 maggio dalle 11.00 alle 12.00 nella zona Tech Talks (Padiglione 14, stand E09). L’iniziativa sarà l’occasione per confrontarsi sui temi al centro della mostra attraverso un dialogo a più voci. Interverranno figure rappresentative del progetto, tra cui Vincenzo de Vera d’Aragona, presidente di Arte da mangiare; Cristina Canziani, assessore alla cultura del Comune di Castiglione Olona, in rappresentanza del MAP; Rolando Bellini, critico e storico dell’arte già docente all’Accademia di Brera; Luca Marchionni, esperto di heritage e curatore museale; e naturalmente Ornella Piluso, alias topylabrys. Accanto a loro, offriranno il proprio punto di vista anche gli artisti Roberto Ramirez Anchique, Annalisa Mitrano e Claudio Gasparini. A moderare l’incontro sarà Monica Scardecchia, curatrice del MAF e coordinatrice del progetto Arte da mangiare.
L’appuntamento con “Di Arte e Polimeri” si presenta dunque come un’occasione unica per scoprire come l’arte possa interpretare la plastica non solo come materiale, ma come linguaggio critico e visionario per raccontare la nostra epoca e progettare un futuro più consapevole.
