Da Afro a Salvatores, l’incontro tra memoria, paesaggio e contemporaneità del Friuli Venezia Giulia nel cuore della capitale lombarda della cultura
MILANO – Un viaggio che attraversa la storia, l’arte e l’identità culturale di un territorio unico come il Friuli Venezia Giulia. È questo il filo conduttore della mostra “Un viaggio da fare. Paesaggi dell’arte in Friuli Venezia Giulia fra storia e contemporaneità”, aperta dal 15 maggio al 15 giugno negli spazi di Palazzo Morando a Milano.
Un progetto espositivo che porta nel cuore del quadrilatero della moda una straordinaria selezione di opere di Maestri del Novecento – da Afro a Tullio Crali, da Luigi Spazzapan a Marcello Mascherini, da Giuseppe Zigaina a Anton Mušič, fino a Leonor Fini, recentemente celebrata anche a Palazzo Reale – affiancati da una nuova generazione di artisti contemporanei.
Promossa dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, con la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory e la curatela di Lorenzo Michelli, la mostra rappresenta un ponte tra passato e presente, tra linguaggi storici e visioni future, un vero omaggio al “genius loci” di una terra di confine che si fa crocevia di stili e idee.
Ad aprire simbolicamente il percorso è l’opera scultorea L’estate del ’36 di Marcello Mascherini, collocata all’esterno del Palazzo, seguita da opere che spaziano dall’Art Déco (con Luigi Spazzapan e il suo celebre arazzo Pittura murale) al Futurismo (con l’imponente Prima che si apra il paracadute di Tullio Crali), fino alle tele visionarie di Anton Zoran Mušič e Leonor Fini, quest’ultima rappresentata dal Ritratto di donna, in dialogo diretto con la mostra a lei dedicata, Io sono Leonor Fini, in corso a Palazzo Reale.
Ma “Un viaggio da fare” non si limita al solo tributo alla storia: si proietta nel presente con una sezione dedicata alla ricerca contemporanea. Tra le artiste selezionate per il progetto Together, figurano Marina Ferretti, Giulia Iacolutti, Francesca Piovesan, Anna Pontel e Banafsheh Rahmani, testimoni di un’eredità che si rinnova e si reinterpreta.
Una nota poetica accompagna il visitatore con l’autoritratto di Carlo Michelstaedter, filosofo e poeta goriziano, affiancato da alcuni suoi scritti curati da Finazzer Flory, che fanno da eco alle suggestioni visive in mostra.
A sottolineare il valore simbolico e culturale dell’iniziativa è stato l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, presente all’inaugurazione: «In un anno così importante per la cultura di confine, con Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della Cultura, Milano conferma la propria volontà di essere parte attiva di questo dialogo artistico e civile».
La mostra sarà accompagnata da eventi collaterali aperti al pubblico, tra cui spicca l’incontro del 29 maggio, ore 11, con il regista Gabriele Salvatores, protagonista della conferenza stampa dedicata al progetto “Corti senza confine”, che presenterà i cortometraggi vincitori del contest promosso in occasione di GO! 2025. A dialogare con lui sarà ancora Massimiliano Finazzer Flory.
Evento conclusivo il 15 giugno, giorno di chiusura della mostra, con la presentazione del film “Nel tuo occhio”, dedicato proprio a Carlo Michelstaedter, scritto e diretto dallo stesso Finazzer Flory.
“Non siamo noi a vedere un’opera d’arte, ma è l’opera a rovesciare la prospettiva e indicare quale viaggio fare” – ha osservato Finazzer Flory, sottolineando il senso profondo del progetto: un viaggio che è al tempo stesso estetico, culturale e identitario.
Info, e prenotazioni: https://eventi.regione.fvg.it/Eventi/dettaglioEvento.asp?evento=25201
