Uncategorized

Bandiere Blu 2025: l’Italia cresce nel segno della sostenibilità e dell’eccellenza ambientale

di Pippo Gallelli

Cresce il numero delle località italiane insignite della Bandiera Blu 2025, il prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education (FEE) che premia i Comuni rivieraschi e gli approdi turistici più virtuosi nella gestione ambientale, nella qualità delle acque e nei servizi offerti. Quest’anno sono 246 i Comuni che hanno ottenuto il vessillo – 10 in più rispetto al 2024 – per un totale di 487 spiagge, pari a circa l’11,5% dei lidi premiati a livello mondiale. Gli approdi turistici premiati salgono invece a 84.

La cerimonia di consegna si è svolta questa mattina nella sede del CNR a Roma, alla presenza dei sindaci delle località premiate, confermando ancora una volta l’impegno crescente dei territori italiani nella tutela ambientale.

Crescono le località premiate, ma calano le Bandiere sui laghi

Nonostante l’incremento generale, le Bandiere Blu sui laghi scendono a 22, con un Comune che non ha riconfermato i requisiti. A livello regionale, la Liguria mantiene il primato con 33 località, pur perdendo una Bandiera. Seguono la Puglia con 27 riconoscimenti (+3 rispetto al 2024) e la Calabria, che sale a 23 grazie a tre nuovi ingressi. La Campania resta stabile con 20 località, pur con un cambio nella composizione. Aumentano le Bandiere anche per le Marche (20), Toscana (19), Sardegna (16), Abruzzo (16) e Lazio (11).

Conferme per il Trentino Alto Adige (12), Veneto (9), Basilicata (5), Lombardia (3), Friuli Venezia Giulia (2) e Molise (2). In calo invece il Piemonte, che scende a 4 Comuni.

I nuovi ingressi e le uscite

Sono 15 le nuove località che entrano nel circuito Bandiera Blu:

  • Abruzzo: Torino di Sangro
  • Calabria: Cariati, Corigliano Rossano, Cropani
  • Campania: Sapri
  • Emilia-Romagna: Cattolica
  • Lazio: Formia
  • Marche: Campofilone
  • Puglia: Castrignano del Capo, Margherita di Savoia, Pulsano
  • Sardegna: San Teodoro
  • Sicilia: Messina, Nizza di Sicilia
  • Toscana: Marciana Marina

Cinque invece i Comuni che non riconfermano il titolo: Capaccio Paestum (Campania), Ceriale (Liguria), San Maurizio d’Opaglio (Piemonte), Ispica e Lipari (Sicilia).

I criteri: un percorso sempre più ambizioso

Il riconoscimento si basa su 32 criteri aggiornati periodicamente, che spingono le amministrazioni locali a migliorare nel tempo la gestione del proprio territorio. Tra i requisiti: qualità delle acque eccellente per almeno quattro anni, esistenza e funzionalità degli impianti di depurazione, gestione efficace dei rifiuti, accessibilità, sicurezza, arredo urbano, mobilità sostenibile, educazione ambientale e valorizzazione delle aree naturalistiche.

Le analisi sulle acque sono condotte dalle ARPA regionali nell’ambito del Programma Nazionale di Monitoraggio, coordinato dal Ministero della Salute. Alla valutazione partecipano anche ministeri, istituti di ricerca, università e associazioni di categoria.

Il nuovo Piano di Azione per la Sostenibilità

La vera novità del 2025 è l’introduzione del Piano di Azione per la Sostenibilità, un documento strategico richiesto ai Comuni per pianificare le attività da realizzare nel triennio 2025-2027. Secondo Claudio Mazza, presidente della FEE Italia, “il Piano è uno strumento che aiuta le amministrazioni a mantenere la rotta verso il miglioramento continuo, con una visione unitaria e strutturata”.

Gli obiettivi del piano si articolano attorno a cinque pilastri fondamentali:

  • Mobilità sostenibile
  • Città e comunità sostenibili
  • Vita sulla terra
  • Vita sott’acqua
  • Lotta contro il cambiamento climatico

“Il soggetto cardine di tutto il percorso Bandiera Blu – ha aggiunto Mazza – è la comunità nel suo insieme, che deve rafforzare il proprio impegno nella tutela ambientale, migliorando la qualità della vita di cittadini e turisti”.

Un patrimonio da valorizzare

Le Bandiere Blu non rappresentano solo un riconoscimento simbolico, ma una leva concreta per lo sviluppo sostenibile dei territori. In un Paese dove il turismo balneare rappresenta una voce fondamentale dell’economia, l’impegno nella salvaguardia ambientale si traduce in qualità della vita, attrattività turistica e consapevolezza ecologica. Un segnale positivo che mostra come, anche di fronte alle sfide globali del cambiamento climatico, l’Italia sappia investire su un modello di sviluppo rispettoso del suo straordinario patrimonio naturale.