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Sara Gama si ritira: l’icona di Juventus e Nazionale chiude la carriera

di Pippo Gallelli

“Oggi quel pallone lo calcio e lo lascio andare. Con orgoglio, con gratitudine, con il cuore pieno: è il mio addio al calcio giocato”.
Con queste parole, affidate a un videomessaggio sui social, Sara Gama, storica difensore della Juventus Women e della Nazionale italiana, ha annunciato il suo ritiro dal calcio.

Nata a Trieste nel 1989, Gama ha iniziato a inseguire il suo sogno sui campi della sua città, passando dalle giovanili dello Zaule e della Polisportiva San Marco, fino a emergere tra Tavagnacco e Chiasiellis. Poi il salto oltre oceano a Los Angeles, il trasferimento al Paris Saint Germain e infine il ritorno in Italia, al Brescia e successivamente alla Juventus.

Con le bianconere ha scritto pagine importanti della storia recente: 153 presenze in otto stagioni, 12 trofei conquistati e un ruolo da leader riconosciuto sia dentro che fuori dal campo. “Tanti trofei e tante battaglie — ha ricordato — ma soprattutto, un club che ha fatto diventare realtà anche i sogni che non sapevamo di avere”, ha detto con grande emozione riferendosi alla Juventus.

Anche con la maglia azzurra della Nazionale, Sara Gama ha lasciato un segno profondo, partecipando a Europei e Mondiali e contribuendo a far crescere l’intero movimento femminile italiano. A tutto questo ha affiancato un impegno istituzionale costante: laureata in Lingue e Letterature straniere, è stata membro del Federal Board e Presidente della Commissione FIGC per lo sviluppo del calcio femminile.

Il suo esempio è stato riconosciuto anche a livello internazionale: nel 2018, Mattel le ha dedicato una Barbie “Shero”, celebrandola come modello per le nuove generazioni.

Dal 2020/21, le statistiche raccontano la sua affidabilità difensiva: seconda nella Juventus per respinte difensive e duelli aerei vinti tra i difensori, sempre tra le prime per palloni recuperati e tiri avversari bloccati.

“Oggi quel pallone lo calcio e lo lascio andare”, ha ripetuto Sara nel suo messaggio di addio. Un gesto che segna la fine della carriera sul campo, ma non chiude la strada che ha tracciato: quella di una professionista seria, di una campionessa che ha saputo ispirare e aprire nuove vie per il calcio femminile in Italia.

Fonte foto; wikimedia.org